Monastero di San Biagio

Data:
27 Agosto 2022

Monastero di San Biagio

ll monastero di San Biagio, la cui esistenza è attestata, dal codice omonimo conservato presso la Biblioteca Vaticana, a partire dal 1043, fu forse fondato da una principessa normanna (Riccarda o Aloara) ed affidato all’ordine benedettino.
Secondo la tradizione, fu utilizzato spesso come rifugio dalle donne normanne durante i lunghi periodi di assenza dei mariti impegnati nelle continue guerre.

Dell’assetto romanico originario non resta che il pronao, diviso in sei campate con volta a crociera, che immette nell’interno del Monastero e, quindi, della chiesa.

Quest’ultima, a navata unica, presenta sei cappelle laterali per lato, che contengono altari policromi e dipinti di grande interesse artistico, tra cui, nella I di destra, un’ Adorazione dei Magi, e nella I di sinistra, una Pentecoste, attribuite al pittore tardo – cinquecentesco Marco Pino da Siena; nella terza cappella, sempre di sinistra, la Sepoltura di Cristo con la Madonna e i Santi Biagio e Govanni Evangelista (XVI secolo), di autore ignoto.

Assai caratteristico il pavimento della navata e del presbiterio formato da maioliche dell’inizio del settecento, opera della bottega napoletana dei Giustiniani.

Sulla facciata esterna il primo e l’ultimo, dei tre portali di stile barocco, sono sormontati dai busti in stucco di San Benedetto e San Mauro, mentre quello centrale da un bassorilievo in motivi floreali.

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Ultimo aggiornamento

27 Agosto 2022, 22:15

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